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UNCARIA TOMENTOSA
UNA DE GATO
Famiglia: Rubiaceae Pianta officinale Parte
utilizzata: corteccia
PRINCIPI ATTIVI Alcaloidi
ossindolici pentaciclici (isopteropodina, pteropodina, isomitrafillina,
mitrafillina, rincofillina, isorincofillina); glicosidi dell’acido
chinovico; polifenoli (procianidine e epicatechine); sitosteroli,
mucillagini e minerali.
PROPRIETA'’ Sono stati fatti numerosi
studi che dimostrano le proprietà dell’uncaria, anche se non sono ancora
chiari i meccanismi con cui agisce. Gli alcaloidi pentaciclici determinano
attività immunostimolante e immunomodulante con aumento della fagocitosi
da parte dei macrofagi, i polifenoli hanno dimostrato, attività
antinfiammatoria e contribuiscono all’attività immunostimolante. I
glucosidi dell’acido quinovico hanno attività antinfiammatoria in vivo e
antivirale in vitro. I principi attivi dell’uncaria sembrano in grado di
contrastare l’azione della dna-polimerasi e della transcriptasi inversa
implicati nella replicazione virale. Previene la formazione di radicali
liberi inibendo la trasformazione di sostanze promutageniche in
mutageniche. Nel 1998 è stata dimostrata (sheng et all) per la prima volta
l’induzione di apoptosi (morte cellulare programmata) e l’inibizione della
proliferazione di cellule tumorali umane in due linee cellulari leucemiche
ed una linea cellulare di linfoma b. Sono stati identificati due
chemiotipi di uncaria tomentosa : uno ad alcaloidi ossindolici
pentaciclici ad attività immunostimolante, un altro a alcaloidi
tetraciclici ad attività sedativa del snc e ipotensiva, gli alcaloidi
tetraciclici si comportano come antagonisti degli alcaloidi pentaciclici.
E’ consigliato un uso limitato in gravidanza e durante l’allattamento per
una probabile azione sulla muscolatura dell’utero e sulla lattazione. Il
sovradosaggio può provocare diarrea. In seguito ad assunzione prolungata è
stato segnalato un lieve calo in vitamina A.
Coadiuvante per: Dolori
dati da infiammazioni acute e croniche, osteoarticolari, muscolari,
flogosi del cavo orale, gastrointestinale, nelle ulcere gastroduodenali,
malattie febbrili di origine infiammatoria e virale, allergie esogene ed
endogene.
NOTE Controindicata durante la gravidanza e
l’allattamento per una possibile azione sulla muscolatura uterina e sulla
produzione di latte.
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